1. |
Il Formichiere: Preludio
00:49
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2. |
Overture
03:51
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3. |
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4. |
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I
Correvano gli anni, per sempre stravolti dal peso del piombo
Si alzava col vento la sabbia sugli occhi, la rabbia
E di nuovo per sempre vedrai
Dall'alto della tua prigione
Gli anelli di pesce in laguna, già fritti e buttati sul mare
Le ostriche vuote, gli avanzi, l'oceano e per poco
La nave di chi pensa solo all'addio
Ma è una questione di spazio
Indugia il sole sul lido
Il cielo è sempre più blu
II
Andarono in cerca del mostro di notte, trovando il segreto del tempo
E il re domandava un'eternità ormai, ma la voce volava col vento
Seguirono i giorni e l'aria donò fortuna ai più grandi eroi
Ma l'eco dei tempi scuri non finirà
Libera le voci
Via dalla mia testa
Via dalla mia testa
Via dalla mia testa
III
Mi salutava sincero quel sommo cavallo con testa di cane
Restava poi un solo lamento, un esercito intero di dimmi quel sì
Ma non fosse stato che il vento avesse temprato gli spiriti giusti
Affari rischiosi se ti metti in mezzo potresti finire tranciato a metà
La la la la la la la la la la la la la la la la
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5. |
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6. |
Papere e Universi
04:26
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Segni di un eclissi, viandanti nel blu
Compreranno droga da varie tribù
Dormiranno in luoghi di paglia e bambù
Figli del mercato, resi in schiavitù
Sopra dei satelliti il cielo è più blu
Figlio delle scarpe calpestami tu
Papere e universi, tre mondi o di più
Tutti sul confine per cadere giù
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7. |
Formiche pt.1
03:22
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Scivola il sangue
Fino a qui
L'acqua scende
E scalda le montagne
Liberi
Come un'aquila
Siamo formiche nel blu
Gira il mondo e va
Giù
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8. |
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9. |
Il Giardino di Seurat
06:34
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Il denaro saltò sopra le ninfee rosé
Nel giardino di Seurat
L'alba arriva il sole sorge oltre il margine
Due-tre colpi sulla nuca, un altro un po' più giù
E nello sguardo dei plebei
Si infittisce l'ansia dentro gli occhi immobili
Che non si alzano mai
Tre dei morti in tasca avevano due pillole
Nel giardino di Seurat
Hai detto che neanche più Dio è sopra di noi
Cerchi l'esercito alle cinque beve il te
Un buon pretesto, il resto è solo roba in più
Ho visto un cane che imbracciava il mio fucile
Dalle ceneri si innalzano due nuvole
E buio e luce un po' a metà
Si intuiscono avvolgendosi in un turbine
E interagiscono con me
Nel giardino di Seurat
Le loro anime ricordano la ruggine
Sento gli insetti che mi bevono le lacrime
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10. |
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11. |
Orzo, Fuoco e Fiamme
05:15
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Dal tramonto alla mattina hai perso un mondo intero
Un fragile ricordo di
Presi nella rete, in pasto ad ogni schiavitù
Istituiranno un lager, nella lista ci sei tu
Corvi e colombe in altipiani qui fra noi
Aspetteranno invano aiuti dagli eroi
Perdo le mie difese, Ulisse dove sei?
Uccideranno bestie qui davanti a noi
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12. |
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Un siluro con tre teste arriva
Serba dentro di sè pesci in stiva
Incrociamo i suoi occhi e il suo sguardo di stima
Prima di coricarci in un sogno all'aperto
Un siluro con tre teste arriva
Porta dentro di sè torte in stiva
Aspettiamo l'addio dei gabbiani giù in riva
Prima di addormentarci in un altro universo
Sepolcri ed energia
Siluri gialli per
Allontanarsi via
Tornando in grembo e poi
Su, più in alto lo sai, la guerra è finita
Sugo e sale così nella tua ferita
Non c'è più tempo non c'è più un secondo
Torna nel nucleo del mondo
Lasciami qui nel deserto di un sogno
Toglimi il peso dal collo
L'ultimo sguardo e poi giù
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13. |
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Non ridere, il vento brucia
Fuochi immensi e oceano in fiamme
Si alza e lo sai, fino alle stelle
E torna giù
Sciolgono ormai qualsiasi nodo
Dentro il nulla Eva è rimasta
Senza di noi, nell'acqua grigia
Dove sei
Fango per me e alla fine
Si alza il sole e ritorna qua
Fuochi bianchi e un oceano
Che sparisce per sempre
Vuoto così - Aahhh
Vuoto così - Aahhh
Anime blu nei cieli tristi
Intorno a me in un lago immenso
Scivola giù, guardando il vuoto
E se ne va
Non perdere la tua natura
Sogni infranti, insetti e mosche
Resterà in più qualche altro verso
E svanirà
Non perdere la vita
Si alza il giorno, di nuovo è qua
Cambia il vento, si sposta
Di qualche grado e il mondo
Finisce qui - Aahhh
Finisce qui - Aahhh
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Tony Gioia Treviso, Italy
Tony Gioia è stato un musicista, produttore e criminale italoamericano. Dopo aver accidentalmente imparato a suonare la chitarra viene notato da Peppino Salamino, il celebre crooner, che lo sprona a presentarsi, nel 1965, ai provini della RAI - Radiotelevisione Italiana. Ottiene un discreto successo nel 1967, salvo poi cadere nel dimenticatoio. Muore solo e malato nel 2007 in un carcere di Palermo ... more
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